La storia del vino riparte da una grotta in Armenia
Questo viaggio unisce l’interesse culturale ed archeologico alla passione per l’enogastronomia.
Sembra infatti che gli antichi abitanti delle caverne nei pressi dell’odierno villaggio di Areni siano stati non solo i primi calzolai della storia, ma anche i primi produttori di vino, visto che gli archeologi hanno rinvenuto una pressa per l’uva, recipienti per la fermentazione e la conservazione del vino, coppe nonché resti di graspi, semi e bucce.
La tradizionale festa del vino si svolge ogni anno tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre e accoglie visitatori da tutto il mondo.
In questo magnifico periodo dell’anno, ricco di colori e brezze cariche di profumi, sarà possibile perdersi tra regioni remote e monasteri antichissimi, in un territorio prevalentemente montuoso, disseminato di specchi d’acqua e vulcani spenti, che regala panorami mozzafiato e preziosi angoli da scoprire, oltre che preziosi gioielli della tradizione architettonica religiosa.
Nel 2023 il Festival del vino di Areni si svolge il 7 ottobre, ma le date possono variare di anno in anno.
Il programma può comunque essere seguito anche in altri momenti dell’anno.
Programma di viaggio
1° giorno (02 Ottobre, Lunedì)
Italia-Yerevan
2° giorno (03 Ottobre, Martedì):
Yerevan (50 km)
Arriviamo all’aeroporto internazionale Zvartnots a Yerevan dove veniamo accolti per essere accompagnati in albergo, ci sistemiamo nelle camere e ci prendiamo un po’ di tempo per riposare. Dopo la prima colazione in albergo la nostra giornata inizia con il giro panoramico di Yerevan che toccherà i luoghi di particolare rilievo della città: l’edificio maestoso del Teatro Nazionale di Opera e Balletto, la scalinata monumentale Cascade carica di fascino elegante ed arte moderna, la Piazza della Repubblica che è il cuore della capitale, la via amministrativa Baghramyan, le varie statue di personaggi illustri, ecc. Procediamo con una sosta panoramica presso l’enorme statua di Madre Armenia e una visita guidata al museo della fortezza di Erebuni per scoprire la storia e le origini della città di Yerevan. Dopo un ottimo pranzo al ristorante visitiamo il museo e il memoriale di Tsitsernakaberd, dedicato alle vittime del Genocidio degli Armeni perpetrato dai Giovani Turchi agli inizi del XX secolo. In serata abbiamo tempo per una cena libera e ed infine rientriamo per la nostra prima notte in hotel.
3° giorno (04 Ottobre, Mercoledì):
Yerevan – Edjmiatsin – Zvartnots – Yerevan (60 km)
Dopo la prima colazione in albergo, oggi si parte ad esplorare Edjmiatsin, la capitale religiosa dell’Armenia, la cui cattedrale omonima è la sede santissima del Catholikos (capo supremo della chiesa armena apostolica). Il nome “Edjmiatsin” si traduce con “l’Unigenito è disceso” e deriva dalla visione di San Gregorio l’Illuminatore, secondo cui Gesù Cristo discese dal cielo e mostrò il luogo dove avrebbe dovuto essere costruita la prima chiesa cristiana. Abbiamo la possibilità di assistere alla messa domenicale nella cattedrale di Edjmiatsin, visitare la splendida chiesa di Santa Hripsime, risalente al VII secolo e dedicata ad una delle sante che furono martirizzate per la fede cristiana, oltre ai ruderi della cattedrale di Zvartnots (VII secolo), sito UNESCO e affascinante per la sua imponente architettura e le sue incisioni a motivi vegetali, dalla vite al melograno, all’acanto, ecc. Pranziamo in un locale tipico prima di rientrare a Yerevan per visitare il Matenadaran, il museo di antichi manoscritti, incluso nel registro della memoria del mondo dell’UNESCO per la sua “Collezione di antichi manoscritti del Matendaran Mashtots” (dal cognome del creatore dell’alfabeto armeno). La nostra giornata si conclude con la visita al museo di Serghey Parajanov, regista armeno del XX secolo. Tra i curiosi oggetti che costellano le sale espositive, ritratti familiari, fantasiosi collage, vere e proprie opere d’arte composte con bambole, frammenti di giocattoli, residui di servizi in porcellana ed altro, ognuno ha la propria storia e ci accompagna alla scoperta dell’affascinante mondo di questo regista visionario che riciclava tutto quello che aveva a portata di mano e lo impiegava per dare vita al proprio personale universo. Rientriamo in albergo per una cena libera e per la nostra seconda notte a Yerevan.
4° giorno (05 Ottobre, Giovedì):
Yerevan – Garni – Geghard – Sevanavanq – Yerevan (200 km)
Dopo la prima colazione ci avviamo verso la regione di Kotayq. Dopo una breve sosta panoramica presso l’Arco di Charents (dal nome del poeta armeno Yeghishe Charents) ci fermiamo a visitare il tempio di Garni, eretto sull’orlo del promontorio triangolare del villaggio omonimo. Unico testimone dell’Armenia precristiana, questo tempio è costruito in stile ionico-romano e veniva utilizzato come residenza estiva dagli antichi re armeni. La prossima meraviglia sarà il monastero di Ghegardavanq (patrimonio dell’ umanità dell’ Unesco), ubicato in fondo alla profonda gola del fiume Azat, una vera bellezza naturale. Il monastero, in parte costruito e in parte scavato nella roccia, è una gemma dell’architettura armena religiosa. Il nome “Gheghardavanq” significa “monastero della lancia”, da “Gheghard”, la famosa lancia che trafisse il costato di Gesù durante la crocifissione. Pranziamo dai contadini a Garni e assistiamo alla cottura del pane tradizionale “lavash” che viene preparato nel “tonir”, forno sottoterra con l’interno in terracotta. Assaggeremo anche il panino all’armena: lavash, formaggio ed erbette (finocchio, prezzemolo, coriandolo, basilico viola ed altre). Proseguiamo così verso est per la regione di Ghegharquniq dove si estende il lago di Sevan, una delle meraviglie dell’Armenia, tanto grande da sembrare un mare. Sulla penisola del lago, a quasi 2000 metri di altitudine, sorge il monastero di Sevanavanq (IX secolo) noto anche con il nome “Mariamascen”, in armeno “costruito da Mariam”. Attualmente dell’affascinante complesso sono conservate solo le due chiese gemelle, le rovine del gavit (il nartece che anticipa l’ingresso della chiesa) e le antiche celle dei monaci. Se lo desideriamo, abbiamo la possibilità di organizzare una gita panoramica in barca sul lago.
5° giorno (06 Ottobre, Venerdì):
Yerevan – Hovhannavanq – Amberd – Armenia Wine Factory – Yerevan (150 km)
La nostra prima colazione è in albergo, prima della partenza per la regione di Aragatsotn, situata sulle pendici del monte Aragats, considerato il punto più elevato dell’Armenia (4.095 m). Lungo il percorso possiamo notare le tende dei pastori Yazidi, minoranza nazionale di origine curda. Salendo il pendio meridionale del monte Aragats arriviamo alla fortezza medievale di Amberd, letteralmente “fortezza invincibile”, distesa su un promontorio triangolare a circa 2.400 m. che funge da difesa naturale sui tre lati. La fortezza, caratterizzata da alte mura di pietra, fu costruita nel VII secolo e più volte restaurata nei tempi successivi. Accanto alla fortezza si conservano la chiesetta dell’ XI secolo ed i ruderi di alcuni edifici residenziali in cui sono ancora visibili i sistemi di approvvigionamento idrico, riscaldamento, bagni termali e canali di scolo per le acque reflue. La nostra prossima sosta è il monastero di Hovhannavanq (il monastero di San Giovanni Battista), da cui si gode di una magnifica e pittoresca veduta sulla gola del fiume Qassakh. Per il pranzo siamo opsiti di una famiglia nel villaggio di Ushi, e nel pomeriggio raggiungiamo il villaggio di Sasunik dove visitiamo l’esclusivo “Museo del Vino”, il primo e unico in tutto il Paese dedicato alla storia millenaria di questa bevanda in Armenia. Visitiamo anche la cantina e ci concediamo una degustazione di vino all’ “Armenia Wine Factory”. La nostra visita si conclude oggi con una “Gita in carrozza” nei vigneti biologici di questa azienda agricola, prima del rientro a Yerevan, dove ci aspetta una cena libera e una notte di meritato riposo.
6° giorno (07 Ottobre, Sabato):
Yerevan – Khor Virap – Noravanq – Areni – Yerevan (280 km)
La giornata inizia con la colazione in albergo. Questa volta partiamo in direzione della regione di Ararat, adagiata ai piedi del monte biblico sul quale si posò l’arca di Noè dopo il diluvio universale. Ammirando il bel paesaggio di vigneti e campi coltivati, dominato dalla imponente mole dell’Ararat, raggiungiamo il monastero di Khor Virap (IV-XVII secoli), letteralmente “pozzo profondo”, costruito dove, secondo le fonti storiche, San Gregorio Illuminatore fu imprigionato per ben tredici anni a causa della sua proclamazione del Vangelo di Cristo. Dal promontorio dove sorge il monastero si gode una splendida veduta sull’Ararat, che geograficamente si trova in Turchia ma culturalmente e simbolicamente appartiene all’Armenia. Il nostro viaggio prosegue nella regione di Vayots Dzor e la nostra prossima tappa è il suggestivo monastero di Noravanq, situato nella stretta gola del fiume Amaghu, tra pareti a picco di colore rosso mattone, in un paesaggio di natura selvaggia e silenzio assoluto. Il complesso risale al X-XIII secolo ed è legato al lavoro del celebre scultore e architetto Momik, creatore di numerosi ‘’khachqar’’ (croci di pietra) uno più bello dell’altro, nonché delle sculture e dei bassorilievi che adornano ogni angolo del monastero. Prima di pranzo potremo lasciarci sorprendere dalla Grotta di Areni (o “Grotta degli uccelli”), antichissimo sito archeologico considerato la più antica cantina di vino di tutto il Caucaso.
Il programma di oggi include la partecipazione al “Festival del Vino” ad Areni, l’evento annuale di grande richiamo nazionale e non solo per gli amanti di questa bevanda millenaria. Sarà una giornata eccezionale e avremo la possibilità di assaggiare sia vini locali artigianali sia industriali, assistere a diverse masterclass a tema, ascoltare la musica tradizionale, tra balli popolari e altre attività tipiche dei giorni di festa.
L’ingresso al Festival è libero e include assaggi dei vini artigianali, mentre la degustazione del vino dei vari produttori nazionali è a biglietto. Ad ogni partecipante verrà fornito un pacchetto-souvenir che la degustazione di due bicchieri di vino, insieme ad un bicchiere da vino marchiato e un portavino in stoffa. Potremo proseguire la degustazione acquistando in loco altri assaggi.
A fine giornata rientriamo infine a Yerevan dove ci saluteremo con una cena di “arrivederci” in un delizioso ristorante tipico, prima dell’ultimo pernottamento.
7° giorno (08 Ottobre, Domenica):
Yerevan-Italia
Questa mattina dopo colazione ci aspetta il check-out e il trasferimento all’ aeroporto internazionale Zvartnots, a seconda dell’orario del volo di rientro in Italia.
Se gli orari dei voli lo consentono, avremo l’occasione di fare una passeggiata per la città di Yerevan accompagnati dalla guida, con l’uso di metropolitana. Si visiteranno la chiesetta di Katoghike, risalente al XIII secolo e unica testimonianza dell’antica Yerevan, la cattedrale di San Gregorio Armeno, inaugurata nel 2001 in occasione del 1700° anniversario del Cristianesimo in Armenia, la Moschea Blu, unica moschea conservata in Armenia e testimonianza del dominio persiano, infine il Vernissaj, il mercato dell’artigianato locale ed il mercato della frutta, particolare per profumi e colori. Durante la giornata il pranzo e la cena saranno liberi. E’ possibile estendere il viaggio di un giorno per includere questa giornata di visita alla città.
Il programma potrebbe subire variazioni
Durata del viaggio: 7 giorni/6 notti
Possiamo modificare il viaggio a seconda di quanti giorni avere a disposizione, programmando il viaggio anche per una sola persona.
Note al viaggio
L’ordine delle visite a Yerevan può subire delle variazioni in base alle aperture dei siti, musei e monumenti.
La chiesa di Edjmiatsin è ancora in fase di restauro, sarà possibile solo effettuare la visita esterna.
Tutti i musei sono chiusi Lunedì (il museo di Matenadaran è chiuso sia Lunedì che Domenica).
La musica dal vivo nei ristoranti a Yerevan è sempre ad alto volume.
QUOTA
Quota per persona (sistemazione in camera doppia/matrimoniale)
Hotel Ani Central Inn 3* (o similare) – 1380 € p/p
Supplemento Singola: 195€
https://anicentralinnyerevan.com/
Hotel Ani Plaza 4* (o similare): 1560 € p/p
Supplemento Singola: 185€
Cosa è incluso nella quota
tutti i trasferimenti/visite/ingressi da programma (compreso il ‘’pacchetto-souvenir’’ per il Festival del Vino), servizi di guida parlante l’italiano (esclusi durante i trasferimenti da/per aeroporto), 6 pernottamenti a Yerevan, trattamento di mezza pensione (4 pranzi e 1 cena), una bottiglia d’acqua naturale per persona in macchina/minibus/bus ogni giorno.
Cosa non è incluso nella quota
voli, eventuali tamponi all’arrivo o al rientro (se verranno richiesti), bibite alcoliche, facchinaggio, mance, tutto quello che non è indicato nella voce “la quota include”.
Contattatemi!
Per avere la disponibilità e la quota vi invito a contattarmi indicandomi in che periodo cercate la crociera e in quanti siete tramite WhatsApp +39 335 659 7286 o via mail enrico@lacompagniadelrelax.net