Cambogia classica
Durata del viaggio: 5 giorni, 4 notti
1° giorno
Italia > Phnom Penh
Arrivo a Phnom Penh. Dopo le formalità doganali e l’ottenimento del visto in aeroporto, trasferimento e sistemazione in albergo. Solo oggi, dopo l’indipendenza ottenuta nel 1993, Phnom Penh inizia a riacquistare la sua mitica bellezza. L’architettura coloniale meglio conservata si trova intorno al Monumento alla Vittoria dove, lungo i boulevards tracciati dai francesi, si possono ammirare eleganti ville coloniali e Art Dèco. Visita del Museo Nazionale, prezioso scrigno che racchiude i capolavori della scultura khmer dal V al XIII secolo, e dell’area del Palazzo Reale con la Sala del Trono, in cui ancora oggi il Sovrano concede le sue udienze, e del contiguo complesso della Pagoda d’Argento. Pranzo libero. Cena in albergo.
2° giorno
Phnom Penh – Kompong Thom – Siem Reap
Prima colazione in hotel. Da Phom Penh, attraverso suggestivi scenari della campagna cambogiana, si raggiunge Kompong Thom per visitare l’importante sito archeologico di Sambor Prei Kuk, l’antica città di Isanapura capitale del regno di Chenla nel VII sec. E’ una vasta area archeologica, ancora poco frequentata dai visitatori, che comprende tre complessi monastici: il gruppo Sud del Prasat Yeay Poan, il gruppo centrale del Prasat Tor e il gruppo Nord del Prasat Sambor. E’ il più importante complesso di torri-santuario in muratura del periodo preclassico e anticipa tutti i temi architettonici e stilistici dell’architettura religiosa d’Angkor. Proseguimento alla volta di Siem Reap percorrendo la moderna Nazionale 6 che segue il traccia della antica “Via Reale” e transita ancora su un poderoso ponte in laterite e arenaria fatto costruire da Jayavarman VII otto secoli orsono. Arrivo a Siem Reap nel tardo pomeriggio e sistemazione in hotel. Pranzo in ristorante locale. Cena e pernottamento in hotel.
3° giorno
Siem Reap
Prima colazione in hotel. Inizieremo la vista dalla Porta Sud di Angkor Thom, ci si ferma nella grande spianata della Terrazza degli elefanti e del Re lebbroso. Poi si visiterà il Bayon, l’imponente tempio fatto costruire da Jayavarman VII (1181- 1219) negli ultimi anni del suo regno nel punto di convergenza delle quattro principali vie d’accesso alla città. E’ un monumento piramidale che si eleva su due distinti livelli in cui si contano 54 torri su ognuna delle quali sono scolpiti 4 giganteschi volti che raffigurano, probabilmente, il Bodhisattva Lokitesvara – il Buddha Compassionevole – al cui sguardo e sorriso enigmatico nessuno, da qualunque parte si avvicini, può sottrarsi. Questo particolarissimo tempio può essere considerato come l’espressione dell’architettura “barocca” della civiltà khmer, ma è molto indicativo il fatto che quanto più si osserva il Bayon tanto più l’urto emotivo e il suo fascino aumentano. Anche l’intera composizione, che al primo momento sembra terribilmente caotica, acquista un certo senso di ordine. Una delle strutture più interessanti del Bayon è la grande loggia di bassorilievi dove, per la prima volta, scene desunte dalla storia dei Khmer e raffigurazioni della vita quotidiana prevalgono sulla mitologia hindu; scene di battaglia contro gli eterni nemici Cham.
I bassorilievi del Bayon rivelano un’arte popolare, spontanea e realista; offrono la testimonianza, evidente e rara, dell’attenzione che un re ha rivolto alle gioie e alle sofferenze del suo popolo. Nelle vicinanze del Bayon c’è un altro tempio importantissimo, il Baphuon, costruito un secolo e mezzo prima del Bayon sotto il regno di Udayadityavarman (1050-1066); l’importanza di questo monumento è datasoprattutto dal fatto che conserva i più raffinati bassorilievi di tutta Angkor. Nel pomeriggio visita a Ta Promh il più romantico ed emozionante fra tutti i monumenti angkoriani. Volutamente gli archeologi hanno preferito lasciarlo quasi nelle stesse condizioni in cui fu scoperto. Infatti qui la foresta è l’assoluta protagonista. Altissimi alberi di Ceiba Pentandra e di Ficus Gibbosa avvolgono, con le loro gigantesche radici come enormi tentacoli di piovra, le strutture delle gallerie e le mura perimetrali. Fu costruito sempre da Jayavarman VII nel 1186, è logicamente consacrato a Buddha e il re lo dedicò a sua madre. Infine poi ci godremo il tramonto da Angkor Wat iniziando dalla Porta ad oriente perché c’è un’atmosfera molto suggestiva. Fra tutti i templi khmer è sicuramente il più celebrato, il capolavoro indiscusso dell’architettura e dell’arte di questa straordinaria civiltà. Misura un perimetro esterno di 1.800 metri per 1.300 e culmina con il raffinato profilo delle cinque torri-santuario che dominano il paesaggio. Milleduecento mq. di raffinati bassorilievi offrono la spettacolare testimonianza di un’arte figurativa di eccelsa raffinatezza. Eretto nel 1120, i lavori terminarono nel 1150 alla morte del suo ideatore, il grande re-dio Suryavarman II; in quell’epoca in Italia si consacrava la Cattedrale di Pisa e a Parigi si costruiva Notre Dame. E’ l’emblema della Cambogia ed il simbolo dello stupendo Medioevo del Sud-est asiatico.. Pranzo in ristorante locale. Cena e pernottamento in hotel.
4° giorno
Siem Reap
Prima colazione in hotel. In mattinata visita a Bantey Srey (la “cittadella delle donne”) vero gioiello dell’arte khmer del 967, a cavallo tra il regno di Rajendravarman e quello di Jayavarman V. Il tempio fu costruito da Yajnavaraha, il guru di quest’ultimo re. Si erge solitario acirca 40 km a nord–est di Angkor ed è indiscutibilmente il più delicato ed elegante tra le testimonianze architettoniche di Angkor. Il complesso è costituito da tre santuari in arenaria rosa, dedicati a Shiva, interamente ricoperti da finissimi delicati bassorilievi. Un’altra caratteristica che rende unico questo complesso sono i doppi frontoni con la loro forma ad arco che ricorda i torana (porte d’ingresso) di legno dei templi arcaici. Poi in un piccolo villaggio nella cui area, a poco più di due chilometri dal centro abitato, si può ammirare il Bantey Samre, del XII sec. costruito durante il regno di Suryavarman II. E’ di medie dimensioni e siccome è quasi contemporaneo ad Angkor Wat ne ricorda lo stile e l’equilibrio armonico delle strutture con una particolarità esclusiva data da pinnacoli ovoidali, sempre in arenaria grigia, collocati lungo le cuspidi dei tetti. Il tempio è stato oggetto di uno dei più accurati e meglio riusciti restauri con il metodo dell’anastilosi. Pranzo in ristorante locale. Nel pomeriggio proseguiremo le nostre visite a Rolous, a 15 km da Siem Reap.
Il complesso dei templi pre-angkoriani tra i quali si evidenzia, per importanza e bellezza, il Preah Ko (il “bue sacro”), il primo tempio costruito dal re Indravarman I° nell’879. Il materiale di costruzione è prevalentemente laterite e muratura e fanno eccezione i riquadri dei portali e le finestre a colonne per le quali fu utilizzata l’arenaria grigia. Dal secondo “gopura” (porta d’ingresso di cui oggi rimane soltanto la sua pianta cruciforme) si entra nelcortile interno nel cui centro si elevano sei “prasat” di modeste dimensioni disposti in doppia fila di cui i tre anteriori sono di dimensioni maggiori e più rifiniti infatti i mattoni sono accuratamente levigati e rivestiti di pannelli in stucco, sicuramente policromo, di cui oggi ne rimangono solo delle tracce. Dopo questa visita si darà un rapido sguardo ai quattro prasat del Lolei, fatto erigere su di un isolotto artificiale da Yashovarman I nel 893. Ma il tempio più importante e affascinante è senza dubbio il Bakong eretto sempre da Indravarman I nel 881. Bellissimo, elegante e superbo tempio-montagna che si può simbolicamente contrapporre, quasi sovrapporre, al magnifico Borobodur di Giava. C’è infatti un nesso storico ed anche probabilmente legami dinastici tra alcuni re della Kambuja ed i Sailendra, i signori di Giava. La base del tempio si eleva su cinque terrazze rivestite in arenaria; l’altezza dei gradoni diminuisce salendo e le statue dei leoni ai lati delle scalinate e degli elefanti sui 4 angoli delle piattaforme si riducono di dimensioni. Questi accorgimenti strutturali e ornamentali creano un effetto prospettico stupefacente e fanno del Bakong uno dei templi più affascinanti ed eleganti tra tutte le creazioni architettoniche khmer. Pranzo e cena in ristorante locale. Pernottamento in hotel.
5° giorno
Siem Reap: escursione al Lago Tonle Sap > Italia
Prima colazione in hotel. Al mattino si percorre la strada che conduce ai piedi del Phnom Krom dove sulle rive del Grande lago sono ormeggiate decine e decine di barche che ospitano le case galleggianti del villaggio dei pescatori: una comunità di “nomadi del lago” che si spostano sulle acque del Tonle Sap per seguire le stagioni della pesca e che qui hanno le loro abitazioni, le scuole, la chiesa, i negozi, gli uffici pubblici, gli allevamenti di pesce, tutti costruiti su barconi e piattaforme galleggianti che si alzano e abbassano seguendo il regolare ritmo delle piene del lago. E’ l’ancestrale costume di vita delle popolazioni rivierasche indocinesi. Rientro in albergo per pranzo. Al pomeriggio trasferimento in aeroporto e partenza con volo di rientro. Pranzo in ristorante locale.
Quota:
La quota per persona varia a seconda del numero di partecipanti, degli hotel che sceglieremo e delle eventuali modifiche che faremo all’itinerario per soddisfare i vostri interessi.
Non esitate a chiedere le tutte le informazioni e le modifiche che vi interessano tramite i nostri contatti.
La quota comprende:
- I trasferimenti con autoveicoli dotati di climatizzatore e autista
- Le barca privata a Hue, Hoi An e sul Delta del Mekong
- La giunca pubblica sulla Baia di Halong con programma 2 giorni / 1 notte
- Le camera doppie presso gli hotel indicati nel programma, oppure in hotel similari della stessa categoria
- I pasti come da programma
- Le guide locali parlanti inglese
- Gli ingressi nei luoghi menzionati
- 2 bottiglie d’acqua naturale per persona al giorno.
- Tutto quanto indicato nel programma
La quota non comprende:
- Le mance alle guide, agli autisti, al personale degli alberghi ecc.
- Le bevande, le telefonate e tutti gli extra di carattere personale e tutto quanto non indicato nel programma
- I visti d’ingresso
- Early check-in/ late checkout se richiesti
- Cenoni di Natale e Capodanno se obbligatori
- Le spese bancarie di pagamento
- Tutti i voli domestici, internazionali e intercontinentali.
- Tutte le voci non elencate nel programma.