I lontani Imperi di Persia: Tra maestose rovine e preziosi gioielli d’arte
“Dove andate?”
“In Iran”
“In Iran?”
“In Iran, si”
“Come mai?”
“Mmh … perchè vogliamo vedere l’oriente, il mondo arabo…”
“Il mondo arabo? Andate nel posto sbagliato allora…”.
Tratto da “Viaggio in Iran” di Massimo Giannini
Erede della tradizione Persiana, l’Iran ha sempre mantenuto una spiccata individualità nel mondo islamico a causa dell’origine indo-europea della sua popolazione e dell’adesione alla confessione sciita. La grandiosità delle testimonianze storiche e archeologiche lasciano il visitatore estasiato, così come la varietà degli ambienti naturali e culturali che vi si incontrano e per il contatto con la popolazione che si contraddistingue per gentilezza e ospitalità. L’architettura islamica di straordinaria bellezza, la geometria inebriante dei mosaici e delle maioliche, vi lasceranno stupefatti. E la Storia, millenni di storia, in cui perdervi.Un viaggio suggestivo che lascia immagini indelebili ed emozioni impagabili.
Durata del viaggio: 10 giorni, 9 notti
1° giorno
Italia > Teheran
Partenza dall’Italia.
2° giorno
Tehran – Shiraz
Arrivo all’ aeroporto internazionale “Imam Khomeini”. L’aeroporto dista circa 50 km dalla città. Incontro con la guida e trasferimento in albergo. Prima colazione. Giornata dedicata alla visita di Tehran, popolosa capitale (12 milioni di abitanti) dell’Iran moderno. Situata a 1100 metri di altitudine, alle pendici dei monti Alborz, è la sede del governo, nonché il centro delle attività commerciali e imprenditoriali del Paese. Dopo il giro della città visiteremo il Museo Nazionale dell’Iran, che ripercorre la storia dell’arte e della cultura iranica, attraverso reperti archeologici che vanno dal 6 mila a.C. fino al periodo islamico. Il Museo del Vetro e della Ceramica, allestito in una elegante palazzina del periodo Quajar, museo nel museo, che ospita una preziosa collezione di vetri e ceramiche, dal II millennio a.C. alla nostra era. Il Museo dei tesori della Persia, prestigioso per i gioielli unici al mondo conservati in una grande cassaforte nei sotterranei della Banca Centrale.
Trasferimento per l’aeroporto interno di Mehrabad, per il volo interno Thr/Syz
Cena e pernottamento in albergo.
3° giorno
Shiraz
Colazione e partenza per la visita di Fars, città molto antica, che conobbe momenti di prosperità e di decadenza. Nel 1760, Karim Khan Zand, la elesse capitale del suo breve regno. Proprio agli Zand, ed ai loro successori, i Qajar, (1796-1925), che in qualche modo ne sposarono l’ispirazione artistica, si deve l’incanto di questa piacevole città. Certo i giardini di rose e gli usignoli cantati dai poeti non ci sono quasi più, restano un’immagine letteraria, ma nondimeno il profumo delle rose e della vita di corte è ancora lì. Karim Khan Zand vi costruì la Cittadella, (Arg e Karim Khan), sua residenza privata, il delizioso padiglione ottagonale, oggi Museo del Fars, dove riceveva gli ambasciatori stranieri. Il bel Bazar, unico in Iran per l’architettura in mattoni dipinti, cui un secolo dopo fu aggiunto il caravanserraglio Saray-e-Moshir. La Moschea Vakil, con l’incantevole decorazione naturalistica di alberi ieratici e ghirlande di fiori appassiti, che fu l’ossessione di Pierre Loti, e la cui sala di preghiera invernale è sostenuta da 48 colonne monolitiche. Shiraz però è anche la città dei grandi poeti, si visiterà la tomba di Hafez (1310-90) che qui è onorato e dei cui versi sono tutt’ora permeate la lingua e la cultura persiana. La Moschea Atigh, la più antica di Shiraz e la Madrasa del Khan, le cui decorazioni di fiori rasa e blu con uccellini ci rimandano agli affreschi dei palazzi safavidi.
Pernottamento hotel.
4° giorno
Shiraz
Giornata dedicata ai grandi siti archeologici degli Achemenidi e dei Sasanidi. Persepolis, la città sacra fondata da Dario nel 524 a.C. per celebrare il 21 marzo la festa del Nouruz. Lì, il Grande Re riceveva le delegazioni dei popoli sottomessi che, in lunghe processioni, venivano ad offrire doni e tributi. La grande Apadana, la porta di Serse, la sala delle 100 colonne, i delicati bassorilievi, tutto testimonia la grandiosità e lo splendore di questo sito. Naghsh-e- Rostam, necropoli, luogo di grande suggestione, che conserva le tombe rupestri dei grandi re Achemenidi e i bassorrievi-manifesto dei re Sasanidi.
Ritorno a Shiraz e tempo libero per le piccole compere.
Cena e pernottamento.
5° giorno
Shiraz – Yazd
Colazione e partenza per Yazd. Nel tragitto si visita il sito archeologico di Pasargad. Arrivo a Yazd, una delle città più interessanti dell’Iran e antico centro Zoroastriano. Vedremo le Torri del Silenzio, dove venivano adagiati i corpi dei defunti, offerti come cibo agli uccelli, e l’ Atash-Kadeh , in cui si conserva il fuoco sacro.
Cena e pernottamento in Hotel.
6° giorno
Yazd – Esfahan
Prima colazione. Giornata dedicata alla visita della citta’: la Moschea del Venerdi’, dal cui portale, pistach, si slanciano i due minareti più alti dell’Iran. Passeggeremo nella città vecchia, circondata da mura, fra raffinati esempi di case tradizionali, visiteremo il Mausoleo di Seyed Rokn od-Din. Partenza per Esfahan. (316 km). Durante il viaggio visiteremo la cittadina di Nayin, con la sua caratteristica bio-architettura. Qui vedremo la Moschea del Venerdì, una delle più antiche dell’Iran, e la vicina Casa-Museo, con pareti graffittate di rara bellezza, e il vecchio affascinante Bazar, ora in disuso. Lungo il tragitto ci fermeremo anche della cittadina di Meybod particolarmente interessante per un gruppo di edifici che esemplificano le grandi capacità costruttive degli architetti persiani: un Caravanserraglio e la Ghiacciaia. La ghiacciaia di Meybod risale al XVI secolo ed è stata realizzata interamente in mattoni crudi. Il recente restauro ha ridato vigore all’imponente facciata che serviva, essenzialmente, a mantenere in ombra le vasche dislocate alla sua base. Nei brevi periodi invernali, durante la notte, l’acqua sita nelle vasche si solidificava e, alle prime ore del mattino, il ghiaccio veniva frantumato e trasportato nel contenitore attiguo scavato nel suolo e sormontato da una cupola. Le pareti della ghiacciaia, spesse oltre tre metri, e la particolare conformazione della cupola, permettevano al ghiaccio di conservarsi per essere utilizzato durante l’estate!
Arrivo e pernottamento in Hotel.
7° giorno
Esfahan
Giornata dedicata alla visita d’Esfahan, la città che Shah Abbas I (1587-1629), della dinastia Safavide, elesse a sua capitale, e che pianificò ed abbellì fino a farne la perla del rinascimento persiano. L’arte islamica, sia essa di ispirazione sacra o profana, raggiunge qui esiti insuperati. Si visitano tre importanti dei ponti sul fiume Zayandeh-Rud, il Ponte Sio Se Pol (o dell 33 arcate) e il Ponte Khaju (Pol-e-Kaju) e il ponte Shahrestan del periodo sassanide. L’importanza dei ponti di Isfahan non risiede solo nella loro splendida architettura, ma anche loro nella funzione pratica, sociale e di elevazione spirituale. A questo mirava il Principe, nell’interesse dei suoi sudditi e della sua propria salvezza. Funzionavano come dighe, mercati di frutta e ortaggi di primo mattino, oppure come luoghi di aggregazione dove, all’ombra di padiglioni dipinti, si sorseggiava il te’, sciogliendo in bocca cialde di zucchero d’orzo, o si fumava il narghilè. Meta di passeggiate la sera, quando l’aria impregnata di freschi vapori anticipava i piaceri del paradiso islamico. Una sosta alla Piazza Reale, oggi piazza dell’Imam, per riempirci di stupore e di magia e dedicare il pomeriggio allo Shopping.
Cena al ristorante e pernottamento in albergo.
8° giorno
Esfahan
Prima colazione. Prosegue la visita della città. Il Padiglione Hasht Behesht (Otto paradisi), piccola meraviglia dell’architettura di corte. Consiste in due gruppi di quattro camere ottagonali, gli otto paradisi, che s’innestano attorno ad un ottagono centrale abbellito da una magnifica cupola a lanterna. Le stanze superiori e la lanterna conservano in parte i color originali, sfarzosi e scintillanti: l’oro, il rosso, il blu cobalto. Padiglione di piacere, era inserito nel Giardino degli Usignoli, attraversato da canali che si intersecavano sotto il padiglione centrale. Anche qui, la verzura, il gorgoglio dell’acqua e il cinguettio degli uccelli, uniti alla bellezza degli affreschi profani, anticipavano in terra le gioie del paradiso. Il Palazzo delle 40 colonne o Chehel Sotun è il padiglione dove il re accordava le udienze. E’ affrescato, secondo una tradizione antica, con pitture che rappresentano eventi storici dell’epoca. Alcune pitture risentono dell’influenza europea, altre mantengono lo stile della miniatura delle corti persiane. Deriva il suo nome dalle colonne del talar che si riflettono nell’acqua della vasca antistante.
Tutti questi padiglioni, come dicevamo, fanno parte della tradizione palaziale persiana, che, a differenza di quella europea, che costruiva grandi residenze, preferiva padiglioni inseriti nel contesto di giardini, o pardis, (da cui “paradiso”). Dunque dimore paradisiache create per esaltare la bellezza e il piacere, materializzazione ed umanizzazione del sogno di popolazioni nomadi aduse all’aridità e alla calura del deserto. La straordinaria Moschea del Venerdi’ (Jame` Masjid). Meno appariscente di quella dello Shah, ma più antica, articolata e interessante, di grande splendore. La sua costruzione iniziò alla fine dell’ IX secolo, ma i successivi ampliamenti ne fanno il palinsesto dell’architettura sacra persiana. Man mano che si avanza, il passaggio nel tempo è apparente, e allo stupore per l’equilibrio e la bellezza della creazione artistica, segue la meraviglia. Qui tutto è perfetto, anche nel sapore decadente che conferisce ulteriore fascino e colore a ciò che è già perfetto. Due sale invernali, per fare fronte al clima rigido dell’altopiano, una risalente all’epoca Ilkanide (XIV sec), con il Mihrab di Olgiaito, di squisita fattura, la seconda di epoca Timuride. Dalla Moschea del Venerdì, che rappresenta l’antico polo di Isfahan, si snoda il vecchio bazar Gheisarieh Bazar o Bazar Imperiale che raggiunge la piazza o Maidan.
Cena e pernottamento.
9° giorno
Esfahan – Tehran
Dopo la colazione partenza per Tehran. Nel tragitto visita al villaggio di Abbianeh. Caratteristico per la sua architettura in terra cruda dal colore rosso e per i vestiti dei loro abitanti che continuano ad indossare i loro antichi vestiti: le donne hanno ampie gonne con un coloratissimo scialle bianco con motivi floreali rossi e rosa. Gli uomini indossano larghi calzoni che variono di colore a seconda se sono sposati o celibi. Si prosegue la giornata con l’arrivo a Kashan. Si tratta di una città carovaniera ai margini del deserto del Dasht–e-Kavir. La città vecchia presenta ancora tutte le caratteristiche delle architetture del deserto, qui con una connotazione di grande splendore. A Kashan, infatti, sono state restaurate le più belle e sontuose residenze private. Lo stile è prevalentemente Quajar, con specchi e vetri colorati, stucchi straordinari, cortili interni, cupole impreziosite da pitture e impeccabili geometrie. Il tutto costruito con quell’ancestrale sapienza architettonica che, nel rispetto dell’ambiente, e con l’uso di materiali coevi, consente di vivere in dimore fresche e ventilate anche nel torrido clima estivo del deserto. Sistemazione in albergo. Pranzo. Nel pomeriggio visiteremo la splendida dimora di casa di Borujedi, la Moschea di Agha Bozorg e il Bagh-e-Fin,o giardino di Fin, disegnato per lo Shah Abbas I, a immagine del paradiso, dove l’acqua scorre limpida e i fusti di alberi sempreverdi si piegano dolcemente al più lieve alito di vento. Arrivo a Tehran. Pernottamento in Hotel.
10° giorno:
Tehran > Italia
Colazione e trasferimento in aeroporto internazionale IKA. Volo per l’Italia.
Periodo consigliato: la stagione migliore per visitare il paese va da marzo inoltrato a fine giugno, oppure nei mesi di settembre e ottobre. Le estati sono di norma roventi, mitigate solo in parte ad elevate altitudini. La partenza è prevista a date libere, su richiesta, per piccoli e grandi gruppi, ma anche per un solo partecipante. Il viaggio può essere personalizzato a seconda delle Vostre esigenze, aggiungendo ulteriori giorni di permanenza per una visita più completa ed approfondita.