Le città sotterranee e i loro diversi usi nel mondo
Nel corso dei secoli, le civiltà di tutto il mondo hanno scavato città e strutture sotterranee per vari motivi, che vanno dalla protezione dalle invasioni alla conservazione di cibo, fino alla realizzazione di rifugi religiosi e luoghi di sepoltura. Questo articolo esplora alcune delle più affascinanti città sotterranee sparse per il mondo, analizzando i loro scopi e le incredibili tecniche di costruzione che hanno permesso la loro esistenza.
Cappadocia, Turchia: Derinkuyu, Kaymaklı e Mazıköy
La regione della Cappadocia, situata nel cuore della Turchia, è rinomata per il suo paesaggio surreale di camini delle fate e formazioni rocciose uniche, ma è anche celebre per le sue straordinarie città sotterranee. Questi complessi sotterranei, scavati nella tenera roccia vulcanica della regione, furono utilizzati per secoli come rifugio sicuro dagli attacchi e dalle persecuzioni.
Derinkuyu è la più profonda e probabilmente la più impressionante di queste città sotterranee, con una profondità di 85 metri che si estende su otto piani. Scoperta per caso nel 1963 durante lavori di ristrutturazione, Derinkuyu è una testimonianza della straordinaria ingegnosità degli antichi abitanti della Cappadocia. La città poteva ospitare fino a 20.000 persone, con spazi dedicati non solo all’abitazione, ma anche a stalle, magazzini, cucine, chiese e persino scuole. Una delle caratteristiche più affascinanti di Derinkuyu è la sua chiesa cruciforme situata tra il terzo e il quarto piano, che testimonia l’importanza della religione per i suoi abitanti. Le grandi porte circolari di pietra che sigillavano l’ingresso a queste città servivano a proteggere gli abitanti dalle incursioni nemiche, mentre i numerosi pozzi di ventilazione garantivano un adeguato flusso d’aria.
Kaymaklı, un’altra famosa città sotterranea della Cappadocia, è meno profonda di Derinkuyu ma si estende orizzontalmente su una vasta area, con otto livelli accessibili. A differenza di Derinkuyu, Kaymaklı è composta da passaggi più stretti e camere più piccole, ma con una complessità architettonica altrettanto straordinaria. La città è nota per le sue cantine di vino, che riflettono l’importanza della viticoltura per gli abitanti della regione.
Mazıköy è meno conosciuta ma altrettanto intrigante. Questa città sotterranea è nota per i suoi tunnel stretti e labirintici, che testimoniano la necessità di proteggersi in modo efficace durante le invasioni. Anche se meno sviluppata turisticamente rispetto a Derinkuyu e Kaymaklı, Mazıköy rappresenta un esempio significativo delle tecniche di costruzione sotterranea utilizzate in Cappadocia.
Villaggio di Matmata, Tunisia
Nel sud della Tunisia, a ridosso del deserto del Sahara, si trova il villaggio berbero di Matmata, un luogo che sembra appartenere a un altro mondo. Le abitazioni troglodite di Matmata sono un esempio straordinario di architettura vernacolare, progettata per adattarsi a condizioni climatiche estreme. Queste case sono scavate verticalmente nel terreno, creando cortili circolari a cielo aperto dai quali si accede alle varie stanze. Le pareti di queste abitazioni sotterranee offrono un isolamento naturale dal caldo soffocante del deserto e dalle tempeste di sabbia. Questo tipo di abitazione esiste da secoli, ma il villaggio di Matmata rimase sconosciuto al mondo esterno fino al 1967, quando una devastante alluvione danneggiò molte delle case, portando alla loro scoperta. Matmata è diventata celebre a livello internazionale grazie al cinema. Alcune delle sue abitazioni furono utilizzate come set per il pianeta Tatooine nel film Guerre Stellari (1977), il che ha contribuito a farne una meta turistica popolare. I visitatori possono oggi esplorare queste case uniche e ammirare l’ingegno con cui i Berberi si sono adattati alle difficili condizioni del deserto.
Napoli Sotterranea, Italia
Napoli è una città con una storia stratificata, e questa stratificazione si riflette chiaramente nel suo sottosuolo. I primi scavi sotterranei di Napoli risalgono a circa 5.000 anni fa, quando i primi abitanti della zona iniziarono a scavare nel tufo, una roccia vulcanica morbida ma resistente, per creare cavità adibite a vari usi. Nel III secolo a.C., i Greci fondarono la città di Neapolis e iniziarono a estrarre blocchi di tufo per costruire le mura e i templi. Allo stesso tempo, scavarono cisterne sotterranee per raccogliere l’acqua piovana e cavità per scopi funerari. Durante l’epoca romana, la città si espanse ulteriormente, e i Romani dotarono Napoli di una complessa rete di acquedotti sotterranei, molti dei quali sono ancora visibili oggi. Questi cunicoli stretti e tortuosi alimentavano fontane e abitazioni in tutta la città. Durante la Seconda Guerra Mondiale, i sotterranei di Napoli furono trasformati in rifugi antiaerei per proteggere i cittadini dai bombardamenti. Le cavità furono adattate con illuminazione e arredi per accogliere migliaia di persone. Ancora oggi, si possono vedere graffiti e oggetti d’epoca che testimoniano questo periodo tragico della storia napoletana. Esplorare Napoli Sotterranea è come fare un viaggio nel tempo, passando attraverso diverse epoche della storia della città.
I Sotterranei di Chiusi, Toscana
Chiusi, un’antica città etrusca in Toscana, nasconde sotto la sua cattedrale un intricato sistema di cunicoli e gallerie noto come il Labirinto di Porsenna. Secondo la leggenda, questo labirinto era la tomba del mitico lucumone etrusco Porsenna, e al suo interno sarebbero nascosti rari tesori. Tuttavia, gli scavi archeologici hanno rivelato che il labirinto serviva probabilmente come sistema di approvvigionamento idrico e di drenaggio delle acque. Oltre al Labirinto di Porsenna, Chiusi è anche famosa per le Catacombe di Santa Mustiola e di Santa Caterina d’Alessandria, due complessi funerari cristiani risalenti al IV-V secolo d.C. Questi complessi sotterranei furono scoperti casualmente nel XVII e XIX secolo e rappresentano uno dei più antichi esempi di cristianesimo in Toscana. Le catacombe sono costituite da gallerie nelle cui pareti furono scavate nicchie per accogliere i corpi dei defunti. Le tombe furono probabilmente nascoste durante le invasioni barbariche per evitare che i corpi venissero profanati.
Camerano, Marche
Il piccolo borgo di Camerano, situato nelle Marche, nasconde sotto le sue strade un intricato sistema di grotte conosciute come ipogei. Queste grotte, alcune delle quali non ancora completamente esplorate, sono state realizzate dall’uomo nel corso dei secoli per scopi che rimangono in gran parte sconosciuti. Gli ipogei di Camerano sono caratterizzati da stanze, templi, gallerie e sale circolari, molte delle quali decorate con simboli, bassorilievi e incisioni. Si ipotizza che alcune di queste strutture potessero essere utilizzate come magazzini o rifugi, mentre altre sembrano essere state destinate a scopi religiosi o rituali. Durante la Seconda Guerra Mondiale, le grotte furono utilizzate come rifugi antiaerei, ma la loro origine e il loro scopo originario rimangono avvolti nel mistero. Alcuni studiosi suggeriscono che gli ipogei di Camerano potessero essere parte di un percorso iniziatico o addirittura un tempio massonico, ma queste teorie non sono ancora state confermate. La scoperta continua di nuovi cunicoli e stanze suggerisce che c’è ancora molto da imparare su questo affascinante mondo sotterraneo.
Edinburgh Vaults, Scozia
Sotto le strade della storica città di Edimburgo si nasconde un mondo sotterraneo risalente al XVIII secolo. Le Edinburgh Vaults, conosciute anche come South Bridge Vaults, sono una serie di camere scavate all’interno dei 19 archi del South Bridge, uno dei principali ponti della città. Inizialmente, queste volte furono utilizzate come magazzini e botteghe artigiane. Tuttavia, la mancanza di adeguata ventilazione e le frequenti inondazioni le resero rapidamente inospitali, costringendo i mercanti ad abbandonarle. Negli anni successivi, le volte furono occupate dai cittadini più poveri della città, trasformandosi in un luogo di rifugio per gli emarginati e i criminali. Con il tempo, le Edinburgh Vaults divennero famose per essere un luogo di attività illegali, inclusi bordelli e pub clandestini. Le Edinburgh Vaults sono anche legate a uno degli episodi più macabri della storia della città: i famigerati serial killer Burke e Hare, che utilizzavano le volte per nascondere i cadaveri delle loro vittime, che poi vendevano per esperimenti medici. Oggi, le Edinburgh Vaults sono una popolare attrazione turistica, note per essere uno dei luoghi più infestati della Scozia. Molti visitatori riferiscono di aver visto figure spettrali o di aver sentito strani rumori, alimentando la leggenda del South Bridge.