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Tunisia, Viaggio Sensoriale alla scoperta di Tataouine.

Durata del viaggio: 8 giorni/7 notti

Viaggio Sensoriale dedicato a ipo e non vedenti alla scoperta della principale regione berbera tunisina, terra arida ma dai mille fiori e colori, tra i castelli del sahara, i souk e i villaggi trogloditi abitati dalle ultime popolazioni nomadi, con la sua ricca storia, le tradizioni raccontate dalle donne, le risate dei bambini, le notti sotto il cielo stellato in ascolto del vento e l’immersione nelle alte dune di sabbia del grande Erg.

Il nome Tataouine deriva dalla parola berbera tittawin, che significa letteralmente “occhi”, quale posto migliore potrebbe accoglierci?!
I francesi hanno una espressione popolare: “aller à Tataouine” o “aller à Tataouine-les-Bains ‘, che significa andare a perdersi, andare alla fine del mondo proprio qui cercheremo noi stessi tra le dune del deserto e l’ospitalità della gente.

Le scie zuccherine dei grappoli di datteri addolciscono l’aria colma dei venti del Nord Africa, in un turbinio di odori e sensazioni che racchiudono in una calda folata il leitmotiv di Tataouin.
I monti spogli sono i testimoni unici della storia della regione che, come padri premurosi, abbracciano le sfavillanti oasi e i campi coltivati dagli uomini berberi. Uomini liberi già nel nome che portano come popolo, a cavallo tra le distese del deserto e i profumi intensi delle loro immense tradizioni. Tutto si mostrerà seguendo la sua naturale successione: dalla tessitura, orgoglio e pregio orientale, agli oli essenziali, le creme e i saponi che gratificano i sensi operosi alla scoperta delle antiche ricette che li hanno originati.
Dune di sabbia, verdi campi e nobili fiori sono le bizzarrie di un pittore geniale che da soli li unisce per creare quello che solo un’opera d’arte può donare, la magia sconfinata che i sensi usurpa dal corpo per liberarli nell’aria. Qui c’è la leggenda degli ksour e la fatica degli uomini berberi, risanata dal fiume dolce di una bevanda, al gusto di menta, che sgorga dalle teiere ammaccate dal tempo, divenuta elisir e dono della loro generosità.
Saremo parte di una terra dove le donne si riuniscono per preparare il pane e allietarci col suo profumo. Dove i melograni regalano il loro cuore a chi si vuol dissetare con le spalle contro una duna e lo sguardo perso nella verde oasi, cogliendo qua e là lo spuntare delle case colorate dalle luci di un tramonto incantato e, più tardi, nel cielo blu della notte, seduto su una falce di luna, c’è poi un muezzin che canta la sua musica tra milioni di stelle.

1° giorno
Arrivati in terra tunisina a Djerba, ci dirigeremo attraverso la via carovaniera all’ oasi di Tataouine, la “porta del deserto”. Tagliando il “deserto di roccia” giungeremo a Chenini, villaggio troglodita berbero del XII secolo, scavato nella roccia, dove i tetti delle case a volte sono perfino assenti.

Cena durante il trasferimento o a Chenini a seconda dell’orario di arrivo.
Notte in un hotel radizionale.

2° giorno
Una buona colazione tunisina e un buon draul, zuppa di cereali preparata con latte e zucchero, ci daranno il buongiorno, prima di giungere nella valle della Maztouria, percorrendo l’antica strada carovaniera che porta a Ghadamès. Qui ci inoltreremo alla scoperta degli ksour, i castelli del Sahara, tra cui si erge il marabut, la moschea di Boujlida, il più importante luogo spirituale e di pellegrinaggio della regione.

Visiteremo lo ksar Beni Barka, famoso per il suo passato glorioso che sfocia nel silenzio del posto e nella maestosità della sua struttura. Fondato nel XIV secolo e costruito in bellissima posizione panoramica sul gebel Abiod lascerà il posto a Ksar el-Khadij su un’altura poco distante e Ksar Talamet, villaggio con un piccolo castello. Ci fermeremo per un pic nic al ksar Ouled Soltane, il più famoso della Tunisia, ancora in parte abitato da artisti e pittori, conserva alcune tra i più bei ghorfa, tipici edifici berberi circondat da robuste mura.
Sulla strada del rientro incontreremo il famoso Olivo 1000 litri di Katma in una fertile valle agricola, prima di concederci un hammam o la seduta dal barbiere a Tataouine.La città vi offrirà l’opportunità di perdervi nel caratteristico mercato delle spezie o di addentrarvi in qualche locale a fumare la shisha e stuzzicare le immancabili “dita di Fatma”, deliziose polpette locali.
Rientreremo a Chenini per la cena al ristorante troglodita del villaggio, assaporando la “boukha”, prelibata grappa di fichi.

3° giorno
Una piacevole passeggiata tra i villaggi berberi di Chenini e Douaret sarà la nostra avventura di oggi.

Moschee, oleifici tradizionali e piccoli negozi di artigianato contraddistinguono Chenini, la sua unicità la fatta diventare uno scenario perfetto in un’episodio della saga di Guerre Stellari.
La vita nei due villaggi è attiva e laboriosa. Inerpicandoci per i viottoli, passeggiando tra le abitazioni “reali”, sarà facile l’incontro con gli asini, il più comune mezzo di trasporto berbero. Le signore del posto con l’henné ci coloreranno la pelle con motivi millenari, mentre con il khôl ci truccheranno gli occhi. Sfideremo i locali facendoci coinvolgere nella lavorazione dei cesti prodotti con i gambi delle foglie elastiche delle palme.
Questo sarà un buon momento per un pic nic sotto gli ulivi.
Dopo esserci ristorati in un caffè gironzoleremo tra case e cortiletti cintati da mura, fino alla bianchissima moschea del villaggio dominato dai resti del “kala’a”, forte costruito in cima ad una collina. dalla. Godremo da qui di un superbo panorama avendo le case berbere da un lato e il deserto immenso, impossibile da contemplare solo con la vista, dall’altro.
La Moschea dei Sette Dormienti, le Tombe dei Sette Giganti e la visita al sito che custodisce  le orme dei dinosauri, concluderanno nostra giornata.
Sistemati nel piccolo albergo troglodita dell’ANAPED, l’associazione di difesa del patrimonio di Douaret, saremo pronti per una cena presso una famiglia del villaggio sulle note dello storico vino di Cartagine che innaffierà una cucina eccellente.

4° giorno
Destinazione Ras el Oued.

Il benvenuto della gente del villaggio sarà la carta d’ingresso di una comunità ospitale e tollerante, che ci accoglierà in una scuola locale o nel centro. Le case qui sono costruite dagli abitanti stessi e solitamente in anno di tempo; alla fine il risultato sarà due stanze dai soffitti molto bassi e prive di arredamento.
Per il pranzo sosteremo con le donne nel più vecchio villaggio troglodita della regione che ci insegneranno i segreti della  preparazione del “tabouna”, pane cotto sulla brace.
Dopo esserci messi in forze ci dedicheremo alla raccolta delle erbe aromatiche e medicinali usate per infusioni, terapie naturali, ma anche per i profumi per la casa e per la cura della persona secondo ricette ancestrali.
Raggiungeremo le grotte dove le abili tessitrici lavorano tappeti dai motivi ancestrali tramandati oralmente da generazione in generazione. Ci potremo sedere al telaio con loro e provare a fare qualche nodo.
Per la cena saremo nella casa dell’associazione culturale del villaggio.
Se saremo fortunati non mancheranno la musica e le danze tribali.
Rientreremo a Douaret per la notte.

5° giorno
Partenza con vetture 4×4 per il sud, attraverso palmeti, frutteti ed orti, andremo verso il deserto dell’immaginario collettivo. Lungo la strada ci fermeremo alla riserva naturale di Oued Dekouk per dar da mangiare alle gazzelle dorcas, oramai in via d’estinzione in tutte le regioni semi-desertiche del Nord Africa.

Il luogo degli scavi del dinosauro “Tataouinea hannibalis” scoperto dall’Università di Bologna, sarà la tappa successiva prima di spingerci fino alle dune di Bir Aouine. Del deserto potrete accarezzarne la sabbia, fine e piacevole al tatto, e prenderne un po’ come souvenir. Scopriremo la vitalità dei bambini di questa terra che ci circonderanno aspettando caramelle, penne biro e colori.
Condivideremo la cena con la gente del posto mangiando un buon cous cous e tutti insieme si daranno da fare per festeggiare il nostro arrivo con canti e balli di lontana memoria.
La nottata la passeremo qui, nel campo in cui abbiamo aiutato ad allestire le tende, dormendo dentro o sotto le stelle.

6° giorno
Una mattinata da dedicare al grande Erg.

Ci sveglieranno i primi raggi del sole e dopo colazione percorreremo le strade, mai asfaltate, seguite solo pochissime persone e qualche capra che sembra passeggiare incustodita. Sono i loro gli unici suoni che si legano al continuo chiacchiericcio tra vento e sabbia. Percorrendo le piste battute che si dispiegano davanti a noi, non sarà rara l’occasione di fermarci per sollevare qualche pietra solitaria, sotto cui riposano scorpioni e scarabei. Il vento dunque ci spianerà la strada tra le dune fino ad arrivare a Bir Alì, una sorgente d’acqua nel deserto, luogo ideali per comprendere il fascino del deserto.
Faremo un pic nic al campo e, dopo aver smontato le tende, lentamente rientreremo a Douiret. Una volta arrivati visiteremo il Ksar Ouled Debabb, dove potremo affidarci ad un hammam o ristorarci nel piacevole ristoro al suo interno.
La cena, preparata dalla famiglia che ci ospita, avrà i profondi sapori della tradizione tunisina.
Notte a Douaret.

7° giorno
Oggi visiteremo Douiret, meraviglioso insediamento troglodita berbero profumato dai frantoi, segnato dai profili delle moschee e punteggiato da ghiren, il plurale della parola ghar che significa grotta, che portano il nome della famiglia proprietaria.

Allontanandoci dalle strade tipicamente turistiche si svelerà un passato ancora in vita, che ci regala il suono della lingua berbera, qui ancora parlata dagli anziani sullo sfondo delle piccole botteghe che tutt’ora sopravvivono. Arricchiti da un’esperienza unica ci dirigeremo alla volta di Tataouine.
La città custodisce il Museo Memoria Della Terra che espone un’emozionante riproduzione di un iguanodonte e una interessante collezione di reperti fossili che narrano le vicende geologiche della regione, cento milioni di anni fa abitata dai dinosauri. Una vera chicca della rappresentazione preistorica.
Il grande mercato ovvero il souk diverrà teatro per i nostri sensi: catturati dalle profumerie ci lasceremo avvolgere dalle essenze orientali dei gelsomini, dei fiori d’arancio, dell’ambra e del muschio, i rumori e il vocio della gente, i saluti e i suoni delle botteghe ci racconteranno la vita di questo grande mercato.
Il pranzo sarà in un ristorante popolare, prima di dirigerci dai pasticceri locali per gustare e acquistare i decantati corni di gazzella. Da qui daremo il via ad un pomeriggio dedicato allo shopping.
Più tardi ci sistemeremo in albergo e avremo il tempo per una passeggiata nel souk di Djerba.
Cena in albergo.

8° giorno
Colazione.

Trasferimento all’aeroporto di Djerba per il volo di rientro in Italia.

L’itinerario può subire variazioni, a insindacabile giudizio della guida e dell’organizzazione, che non mutano il valore del programma dalle condizioni meteorologiche, dalla condizione delle strade, da feste popolari o da altri fattori legati al territorio.
Il viaggio può essere realizzato anche solo per 2 persone o per il vostro gruppo nelle date che preferite ed è possibile programmare un trekking a piedi di uno o più giorni. Inoltre è possibile aggiungere un soggiorno al mare a Djerba, Hamamet o in altre località della costa e organizzare altre visite.

Grazie di essere qui!

Abbi pazienza

La versione precedente del sito resisteva on-line da diversi lustri, da pochi giorni La Compagnia del Relax ha una nuova livrea aggiornata e funzionale.
Al momento è ancora disordinata, come per magia sono tornati on-line viaggi con vecchie date e altre amenità.
Col tempo migliorerà tutto!
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immane per mettere on-line il mezzo migliaio di pagine che comporranno il sito.
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