La nascita di una città straordinaria
Ci troviamo nell’antica città di Pergamo, fondata nel III secolo a.C. come capitale della dinastia degli Attalidi. Questa città sorge nel cuore del mondo antico, tra l’Europa e il Medio Oriente, e nel corso dei secoli è diventata un centro culturale, scientifico e politico di primaria importanza. Passeggiando sulla sommità della Collina di Kale, possiamo ammirare la maestosa urbanistica che ha saputo integrare il ripido terreno con la pianura del Bakırçay.
Osserviamo le strutture che ancora oggi testimoniano la grandezza di Pergamo: il
teatro incredibilmente ripido, il lungo portico della stoà, la palestra su tre livelli, il famoso Grande Altare, i tumuli funerari, le imponenti mura cittadine e il Santuario di Cibele, perfettamente allineato con la collina. L’insieme di queste strutture ci racconta la straordinaria integrazione tra natura e architettura, segno di una civiltà che sapeva armonizzare il proprio spazio con il territorio circostante.

L’eredità romana
Con il passaggio a Roma nel 133 a.C., Pergamo divenne una metropoli e la capitale della provincia romana d’Asia.
I Romani conservarono le strutture ellenistiche, conferendo alla città nuove funzioni religiose e culturali. Camminando tra le rovine, possiamo immaginare il fervore del passato: il
Santuario di Asclepio con la sua fonte sacra ancora attiva, il grande anfiteatro romano, il Tempio di Traiano e il Serapeo, tutti simboli del periodo imperiale. Anche durante l’epoca bizantina, Pergamo mantenne un ruolo importante, benché il centro del potere si spostasse verso Costantinopoli. Qui sorgeva una delle Sette Chiese dell’Asia citate nell’Apocalisse, segno della continua rilevanza religiosa della città.

L’impronta ottomana
Con l’arrivo degli Ottomani, la città subì una nuova trasformazione, testimoniata dalle strutture che ancora oggi vediamo nella pianura del Bakırçay. I sovrani ottomani dotarono Pergamo di moschee, bagni pubblici, ponti, mercati coperti e un sistema idrico, sovrapponendo i loro edifici alle tracce lasciate dalle precedenti civiltà. Un esempio di questa stratificazione culturale è la Chiesa di San Giovanni, un tempo parte del Serapeo romano, poi trasformata in moschea e sinagoga. Passeggiando tra queste testimonianze, possiamo percepire la convivenza di diverse epoche e culture che hanno modellato l’identità della città.

Un capolavoro di ingegneria e urbanistica
Ammirando la città dall’alto, ci rendiamo conto di quanto Pergamo sia stata un modello urbanistico straordinario.
La sua costruzione sulle pendici della Collina di Kale, sfruttando la topografia per creare terrazze artificiali e monumenti imponenti, rappresenta un esempio di ingegneria avanzata. La città è un perfetto connubio di influenze culturali, dalle radici anatoliche alle influenze ellenistiche, romane e bizantine. Il Santuario di Cibele e il Serapeo testimoniano il dialogo tra civiltà diverse, così come il trasferimento del meteorite di Cibele a Roma, che sancì l’influenza spirituale di Pergamo sulla futura civiltà romana.

Un centro di conoscenza e innovazione
Non possiamo dimenticare l’importante ruolo di Pergamo nella storia del sapere. Qui si sviluppò la famosa scuola di scultura pergamena, che contribuì a definire uno stile artistico riconosciuto in tutto il mondo antico.
Inoltre, il celebre medico Galeno studiò e operò in questa città, diffondendo le sue conoscenze in tutto l’impero. Pergamo fu anche il centro della produzione della pergamena, materiale che rivoluzionò la trasmissione del sapere.

Tutela del patrimonio
Oggi la città conserva intatta la sua autenticità grazie alla cura dei suoi resti archeologici.
L’Asclepio, l’anfiteatro e il teatro romano mantengono la loro forma originale, mentre le strutture ottomane sono sottoposte a restauri rispettosi della loro storia. Alcune zone sono state compromesse da costruzioni abusive, ma gli sforzi di conservazione continuano.
L’intera area archeologica è protetta dalla legge nazionale turca e dagli enti di conservazione del patrimonio. Nel 2012, il comune di Bergama ha elaborato un piano di conservazione urbana per tutelare l’integrità del sito. La gestione è affidata all’Ufficio del Patrimonio Mondiale di Bergama, che coordina le attività di tutela in collaborazione con istituzioni locali, università e associazioni culturali.
Questo lavoro collettivo assicura che Pergamo possa continuare a raccontare la sua storia per le generazioni future.

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