Xanthos-Letoon, nel cuore della Licia antica
Ci troviamo nel sud-ovest dell’Anatolia, tra le attuali province turche di Antalya e Muğla.
Qui sorgono i resti di Xanthos e Letoon, due siti archeologici che raccontano la storia della civiltà licia, una delle più influenti dell’Età del Ferro in Anatolia. Camminando tra queste rovine, possiamo osservare la fusione di elementi anatolici, greci, romani e bizantini, un incontro di culture che ha lasciato tracce uniche nell’architettura e nelle iscrizioni in lingua licia, incise nella pietra e fondamentali per comprendere questa antica civiltà.
La capitale dei lici
Giungiamo a Xanthos, un tempo capitale della Licia. Qui, l’arte funeraria rivela l’influenza greca sulla tradizione locale. Ammiriamo le tombe scavate nella roccia, le imponenti stele funerarie e i sarcofagi innalzati su colonne.
Questi monumenti ispirarono persino il celebre Mausoleo di Alicarnasso, una delle Sette Meraviglie del Mondo Antico. Purtroppo, alcune delle sculture più significative, come il Monumento delle Arpie e la Tomba di Payava, furono portate in Inghilterra nel XIX secolo, contribuendo a rendere Xanthos famosa a livello internazionale.
La cittadella e il teatro romano
Attraversiamo il fiume Xanthos e ci troviamo davanti alla cittadella licia, trasformata nel corso dei secoli da greci, romani e bizantini. A nord della cittadella si erge un magnifico teatro romano, che domina l’agorà.
Qui possiamo osservare i monumenti funerari licii che imitano le lavorazioni in legno, una caratteristica distintiva di questa cultura. Poco oltre, il nostro cammino ci conduce alla zona meridionale della città, dove troviamo l’agorà ellenistica e le chiese bizantine.
Il centro sacro della Licia
Ci dirigiamo a Letoon, il centro religioso della Licia e sede del santuario federale della Lega delle Città Lice.
Qui venivano annunciate le decisioni politiche e religiose più importanti. Tra le scoperte più affascinanti c’è un’iscrizione trilingue in licio, greco e aramaico, risalente al 337 a.C., trovata nei pressi del tempio di Apollo. Passeggiando tra le rovine, ci imbattiamo nei tre templi dedicati a Leto, Artemide e Apollo, oltre ai resti di un ninfeo costruito in epoca adrianea presso una fonte ritenuta sacra.
Un’influenza duratura
Osservando questi luoghi, comprendiamo l’impatto che Xanthos-Letoon ha avuto sull’architettura delle città della Licia, come Patara, Pınara e Myra. Il Mausoleo di Alicarnasso stesso riprende motivi del Monumento delle Nereidi di Xanthos. Ma non è solo nell’architettura che la civiltà licia ha lasciato il segno: le numerose iscrizioni rinvenute qui rappresentano una testimonianza unica della lingua e della cultura di un popolo che ha vissuto profondi processi di trasformazione fin dal VI secolo a.C.
Conservazione e sfide attuali
Nonostante la vicinanza di insediamenti moderni e il crescente afflusso di visitatori, Xanthos-Letoon ha mantenuto un notevole stato di conservazione. Tuttavia, alcune minacce ne compromettono l’integrità.
Una strada asfaltata attraversava l’antica città, mettendone a rischio la tutela, ma nel 2010 le autorità hanno deciso di chiuderla. Altri interventi saranno comunque necessari per garantire una protezione adeguata.
Il sito è inoltre soggetto all’innalzamento delle acque sotterranee, un problema affrontato con la costruzione di canali di drenaggio nel 2006. Anche il paesaggio storico risente della presenza di serre moderne, che creano un contrasto evidente con il fascino dell’area archeologica.
Un futuro per Xanthos-Letoon
Uno degli aspetti più straordinari di Xanthos-Letoon è la sua autenticità. La lontananza dai grandi centri urbani ha contribuito a preservarne l’identità, mentre gli interventi di restauro sono stati condotti con grande attenzione.
Tra il 2000 e il 2007, il tempio di Leto è stato ricostruito nel rispetto della struttura originaria, mentre la chiesa paleocristiana e il ninfeo monumentale sono stati consolidati per garantirne la stabilità.
Guardando avanti, il Ministero della Cultura e del Turismo ha avviato un progetto paesaggistico per migliorare la gestione e la fruizione del sito. A Letoon verranno creati percorsi pedonali e aree di sosta per rendere l’esperienza dei visitatori più immersiva, mentre iniziative di sensibilizzazione coinvolgeranno le comunità locali nella tutela di questo straordinario patrimonio. Preservare Xanthos-Letoon significa assicurare che la sua storia continui a vivere, offrendo alle generazioni future la possibilità di ammirare e comprendere il suo valore senza tempo.