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Nelle remote regioni ai confini tra Russia e Asia Centrale
Un viaggio tra città fantastiche che risvegliano il senso della meraviglia, la stessa suscitata in quei viaggiatori che fin dal 1300 si avventurarono in queste terre alla ricerca del cuore perduto dell’Asia. Paese ignorato dalla stragrande maggioranza dei turisti e poco battuto anche dai viaggiatori più esperti, il Turkmenistan conserva le testimonianze di un passato ormai scomparso. La via carovaniera è quella degli antichi commercianti e viaggiatori che portavano soprattutto la seta, ma anche spezie, profumi e pietre preziose fino in Europa, attraversando territori impervi, desolati e desertici, valli rigogliose e fiumi leggendari, montagne al limite dell’invalicabile e pianure assolate. Ci spingeremo fino al deserto del Karakum, fino alla “Porta dell’Inferno”, una visione incredibile data un cratere di 60/70 m di diametro e 20 m di profondità e che arde da oltre 40 anni.

Durata del viaggio: 15 giorni/14 notti

 

1° giorno
Italia–>Ashgabat
Partenza con volo dall’Italia

2° giorno
Ashgabat
Arrivo ad Ashgabat, disbrigo delle formalità doganali. Incontro con i nostri rappresentanti. Trasferimento in hotel. A seconda dell’orario di arrivo sarà possibile iniziare con la visita della città. Ashgabat, “la città dell’Amore”, divenne una prospera cittadina di frontiera, lungo la linea ferroviaria Transcaspiana. Nell’ottobre del 1948 la città fu rasa al suolo da un forte terremoto. L’ex presidente Niyazov, che diede inizio al rifacimento post-sovietico di Ashgabat, trascorse gran parte del suo mandato trasformando la capitale in una “Città Bianca” ricoperta di marmo e oro. Ancora oggi interi quartieri periferici vengono demoliti per lasciare spazio alla costruzione di nuovi edifici con cupole dorate, spettacolari fontane, enormi sculture e piazze per parate militari.
Cena e pernottamento.

3° giorno
Ashgabat-Nohur
Colazione e partenza per Nour, passando per il lago sottorreaneo Kowata, una straordinaria piscina naturale d’acqua cristallina in fondo a una grotta alla profondità di 65 metri.L’acqua, mantenendosi ad una piacevole temperatura di 36°C dà la possibilità di fare un bagno rilassante. Pranzo nel villaggio montano di Nohur, presso un’abitazione privata. Qui, gli abitanti rivendicano la discendenza dall’esercito di Alessandro Magno ed hanno mantenuto le proprie tradizioni e parlano tuttora un dialetto turkmeno. Possibilità di camminare per 2/3 ore.
Cena e pernottamento presso una famiglia ospitante.

4 ° giorno
Nohur- Balkanabad
Colazione e partenza attraverso le aride montagne del Kopetdag e le valli desolate fino al villaggio di Karakala, circondato da basse colline argillose. Pranzo in un’abitazione privata a Karakala. Si prosegue fino a Balkanabad, conosciuta in origine con il nome di Nebit Dag, “Montagne del Petrolio”, piccolo centro dell’industria petrolifera nonché l’unico nucleo civilizzato della regione.  
Cena e pernottamento.

5° giorno
Balkanabad-Gozli Ata
Oggi guideremo attraverso le montagne dei balcani, passando per Yangikala Canyons, una vasta area geografica sconosciuta anche alla maggior parte dei turkmeni. Yangi Kala significa “Fortezze Fiammeggianti” e prende il nome dalle straordinarie colorazioni delle bizzarre formazioni di pietra calcarea createsi in seguito all’erosione del terreno ad opera del vento e della pioggia. 

Possibilità di fare una passeggiata breve di 1/2 ore. Pranzo a pic-nic  all’interno nei canyons. Raggiungeremo il sito di pellegrinaggio di Gozli Ata, con visita del Mausoleo, dove giacciono le spoglie del noto insegnante sufi che visse agli inizi del XIV secolo. 
Cena e pernottamento in una casa di pellegrinaggio. 

6° giorno
Gozli Ata-Turkmenbashi
Escursione attraverso le parti più remote del Yangikala canyons. Piccola passeggiata di 1/2 ore. Pranzo in stile pic-nic. Mel pomeriggio arriveremo fino alle coste del Mar Caspio. Sistemazione in hotel di fronte al mare.

Cena e pernottamento.

7° giorno
Turkmenbashi–>Dashoguz
Momento a disposizione per approfittare delle coste del mar Caspio, il più grande mare chiuso del mondo. Possibilità di fare un bagno nelle sue acque salate. Nel pomeriggio trasferimento in aeroporto e volo per Dashoguz. Arrivo e visita dei bazar locali. Preparazione per l’escursione grazie alla quale attraverseremo il deserto del Karakum. Esso occupa circa il 70% della superficie del Turkmenistan ed il suo nome significa “le sabbie nere“.

Cena e pernottamento in hotel.

8° giorno
Dashoguz-Darwaza
In mattinata escursione a Kunya Urgench. Nel pomeriggio arriveremo fino a Darwaza, per assistere allo spettacolo impressionante di quello che prende il nome di “Porta dell’Inferno”, un cratere di 60/70 m di diametro e 20 m di profondità che arde da oltre 40 anni, nel cuore del deserto del Karakum. Posizionamento delle tende e cena e pernottamento nei pressi di tale cratere.

9° giorno
Darwaza-Camp One
Guida nel deserto del Karakum, visita di Damla e pranzo. Si percorrono sperdute piste tra bassi cordoni di dune, incontrando rari insediamenti di famiglie di pastori semi-nomadi che vivono secondo le antiche tradizioni, in case di argilla o yurte, allevando pecore, capre e dromedari.

Dopo l’escursione nel deserto, ritorno al campo tendato.
Cena e pernottamento.

10° giorno
Camp One-Camp Two
Guida attraverso la parte centrale del deserto del Karakum. Visita all’insediamento di Ak Molla e pranzo. Ritorno al campo tendato.
Cena e pernottamento.

11° giorno
Camp Two- Mary
Partenza in direzione di Mary. Visita al sito alcheologico di Gonur Depe. Gli scavi rivelano reperti relativi al 3.000 a.C., è probabile che durante la visita si riescano ad ammirare le scoperte più recenti. Le rovine più interessanti sono quelle del Palazzo Reale. Gonur Depe è stata una delle più grandi civiltà del mondo antico e senza dubbio una delle più antiche civiltà del culto del fuoco, parallela alle culture della Battriana del vicino Afghanistan. Pranzo a pic-nic presso il sito archeologico. Si prosegue verso Mary. Cena e pernottamento.

12° giorno
Mary
Mary, capoluogo dell’omonima regione, rappresenta il fulcro dell’industria cotoniera del Paese. Visita del Mary museum durante la mattina.Il museo ospita una collezione ottimamente organizzata di pregiati manufatti provenienti da Merv e dall’antica Oasi di Margiana, oltre a una vasta sezione etnografica. Proseguiamo in direzione di Bairamali town. Si prosegue per l’antica Merv, una delle città più importanti lungo la Via della Seta dai tempi di Alessandro Magno al XIII secolo d.C.. All’apice della gloria (XI-XII sec.), quando i turchi selgiuchidi ne fecero la loro capitale, Merv era conosciuta con il nome di Marv-i-shahjahn, “Regina del Mondo”, e assieme a Damasco, Baghdad e Il Cairo, era considerata uno dei maggiori centri dell’islamismo. Rientro a Mary.

13° giorno
Mary-Ashgabat
Partenza in direzione di Ashgabat. Sul percorso visita al sito archeologico di Ulug Depe, risalente all’età del bronzo.Esso rappresenta uno dei più importanti siti proto-urbani dell’Asia Centrale: i suoi strati più antichi risalgono a circa 5.000 anni fa. Si prosegue per Ashgabat, con sosta ad Anau. Il suo nome deriva da “Abi-Nau” e significa “Acqua nuova”. Gli scavi furono iniziati nel 1904 da un archeologo americano chiamato Raphael Pumpelli. Durante gli scavi furono ritrovati resti scheletrici di bambini, ceramiche ornamentali dipinte e di più vecchi resti di cammello mai ritrovati.Questo significa che i primi cammelli ad essere addomesticati furono proprio in questa regione del Turkmenistan.

14° giorno
Ashgabat
Partenza in direzione di una fattoria privata di cavalli di razza Akhal Teke,”il cavallo celeste” è una delle più belle e antiche razze equine del mondo che discende direttamente dal cavallo turcomanno. Questa razza è stata creata dalle tribù Tekè che vivevano nelle oasi del Turkmenistan dove è un simbolo nazionale. Passeremo per la Moschea di Geok Depe, un’antica fortezza dei turkmeni. Essa venne attaccata nel 1880 da un esercito di 6000 russi e dopo 23 giorni di assedio venne conquistata definitivamente, lasciando sul campo di battaglia migliaia di turkmeni. Questo edificio venne eretto per commemorare la sconfitta e divenne famosa per il tetto color turchese e le strutture in marmo bianco. Possibilità di una breve camminata nelle colline circostanti. Percorso attravero la Chuli Gorge. Ritorno passando per la moschea-mausoleo di Turkmenbashi. Arrivo ad Ashgabat e sistemazione in hotel. cene a e pernottamento.

15° giorno
Rientro in Italia
Colazione e trasferimento in aeroporto per volo di rientro.

Periodo consigliato: La primavera e l’autunno (settembre-ottobre). In particolare, in aprile il deserto rifiorisce per un breve periodo colorando i monocromi paesaggi turkmeni. In estate la temperatura è torrida (si possono raggiungere massime superiori ai 50°C nel deserto del Karakum) mentre marzo è il mese più piovoso. In inverno, da dicembre a marzo, fa molto freddo anche nel deserto e le temperature medie vanno da -7° a 10 ° C . Ad Ashkabad raramente la temperatura scende sotto lo zero ed ad aprile il caldo è già fastidioso.
Partenza a date libere, su richiesta, per piccoli e grandi gruppi ma anche per un solo partecipante. Il viaggio può essere personalizzato a seconda delle Vostre esigenze e inserito nel vostro itinerario, anche aggiungendo ulteriori giorni di visita.

  

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